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Dolori alla cervicale, quali sono le cause
Il dolore cervicale, comunemente definito cervicalgia, è un disturbo muscolo-scheletrico diffuso, che tende a manifestarsi principalmente nella fascia d’età compresa tra i 40 e i 60 anni, ma può colpire anche persone più giovani. Questo problema si presenta in forma di dolore localizzato nella zona del collo e, nei casi più gravi, può estendersi alle spalle e alle braccia, rendendo difficoltosi anche i movimenti più semplici. In alcuni casi, la cervicalgia può influire anche sul sistema nervoso, causando vertigini, cefalee e persino nausea, legati alla contrazione muscolare e all’infiammazione dei nervi.
Cause dei dolori cervicali
Le origini del dolore cervicale sono diverse e spesso derivano da abitudini quotidiane scorrette, tra cui:
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Stress eccessivo, che genera tensioni muscolari prolungate.
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Stile di vita sedentario, che porta all’indebolimento della muscolatura.
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Esposizione al freddo, che può favorire l’irrigidimento muscolare.
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Posture scorrette mantenute a lungo, soprattutto durante lo studio o il lavoro.
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Cattiva qualità del sonno, legata a materassi e cuscini non adeguati.
In particolare, la postura gioca un ruolo determinante nello sviluppo di problemi cervicali. Con l’aumento del lavoro da remoto, infatti, molte persone si trovano a trascorrere ore e ore davanti al computer senza prestare attenzione alla posizione corretta del corpo.
Soluzioni
Per alleviare i sintomi della cervicalgia, esistono diverse strategie, che spaziano dai trattamenti farmacologici agli esercizi mirati.
Quando si lavora al pc, per evitare disagi, è fondamentale che la colonna vertebrale mantenga le sue curve fisiologiche, con il sacro ben appoggiato allo schienale e il capo allineato al collo. Anche i piedi devono poggiare a terra, mentre le spalle dovrebbero rimanere rilassate e le ginocchia a formare un angolo retto.
È benefico anche eseguire esercizi come movimenti dolci e controllati del collo, quali le rotazioni lente della testa o le inclinazioni laterali, che possono aiutare a sciogliere la muscolatura irrigidita. Anche la mobilizzazione anteriore e posteriore della testa, supportata da un asciugamano arrotolato, rappresenta un’efficace tecnica di rilassamento. Quando riposiamo, è bene utilizzare un cuscino adeguato, essenziale anche per un sonno rigenerante: deve sostenere correttamente la curva del collo senza essere troppo alto o basso.
In ambito farmacologico, i FANS, come ibuprofene o naprossene, possono essere utilizzati per ridurre dolore e infiammazione, e possono essere assunti sia per via orale che tramite applicazioni locali, come creme o cerotti. In questo contesto, però, ci teniamo a sottolineare l’importanza di consultare un professionista e seguire le indicazioni mediche, evitando un uso prolungato di tali dispositivi medici senza supervisione.
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