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I solari scadono?
La protezione solare è un alleato indispensabile per preservare la salute della pelle durante l’esposizione ai raggi UV. Tuttavia, capita spesso di ritrovare in casa solari avanzati dall’anno precedente e chiedersi se siano ancora efficaci o vadano eliminati.
Posso usare un solare scaduto?
Prima di riutilizzare un prodotto solare, è fondamentale controllare l’etichetta. Alcuni riportano una data di scadenza precisa, soprattutto quelli con ingredienti naturali o certificati biologici, altri riportano il simbolo del PAO (Period After Opening), rappresentato da un barattolo aperto con un numero e una lettera M: per esempio, “12M” indica che il prodotto va utilizzato entro dodici mesi dall’apertura.
Resta chiaro che le condizioni in cui è stato conservato il solare fanno la differenza e, se è stato esposto a temperature elevate, sabbia, umidità o luce solare diretta, la sua efficacia può risultare compromessa anche prima del termine indicato. In particolare, i prodotti che hanno passato intere giornate in spiaggia, magari lasciati aperti o contaminati da sabbia, non dovrebbero essere più utilizzati, anche se all’apparenza sembrano integri.
I solari in spray o in mousse sono generalmente più resistenti alla contaminazione, poiché non vengono a contatto diretto con le mani. Tuttavia, anche per questi vale la regola del PAO e del buonsenso: se sono stati mal conservati, è meglio non rischiare.
Un altro aspetto da non sottovalutare è il fattore di protezione solare (SPF): anche se visivamente il prodotto sembra in buono stato, la sua capacità di filtrare i raggi UV potrebbe essersi ridotta, rendendo inefficace la protezione. Una crema SPF 30 dell’estate scorsa potrebbe non essere più in grado di prevenire scottature o danni cutanei, esponendo la pelle a rischi evitabili.
Come riutilizzare i solari scaduti
Se un solare non è più adatto alla protezione dal sole, non è detto che vada gettato. Esistono alternative intelligenti per recuperarlo, soprattutto se l’aspetto e la consistenza risultano ancora buoni. Alcune creme solari possono diventare ottime lozioni idratanti da applicare dopo la doccia, specialmente se hanno proprietà lenitive dato che, pur non offrendo più una schermatura adeguata contro i raggi UV, conservano spesso la capacità di ammorbidire e nutrire la pelle.
Le creme solari possono anche essere impiegate nella creazione di scrub fai-da-te: basta mescolarle con ingredienti esfolianti naturali, come lo zucchero di canna, e utilizzarle durante la doccia con movimenti circolari per rimuovere le cellule morte e rigenerare la pelle. Anche gli oli solari scaduti si prestano a questo uso, unendoli per esempio a fondi di caffè per creare un composto energizzante e aromatico.
Infine, i solari avanzati possono essere trasformati in prodotti utili per la casa: c’è chi li impiega per lucidare superfici in metallo leggermente ossidato, applicandoli con un panno morbido per ravvivarne la brillantezza, mentre quelli in forma oleosa si prestano anche per la lucidatura del legno, donando nuova vita a mobili spenti o opachi.
Tuttavia, tutti questi riutilizzi sono consigliabili solo se il prodotto non presenta alterazioni evidenti e non è stato contaminato e, in caso di dubbi sull’integrità della formula, meglio non utilizzarlo nemmeno per scopi alternativi.
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