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Vaccini antinfluenzali, perché è utile farli
15 nov 2024

Vaccini antinfluenzali, perché è utile farli

L'influenza stagionale è una malattia virale che colpisce principalmente l'apparato respiratorio ed è causata da virus influenzali che mutano continuamente, come i ceppi A e B: ogni anno, infatti, nuovi ceppi possono diventare predominanti, richiedendo al nostro sistema immunitario un costante adattamento. Per questo motivo, il vaccino antinfluenzale viene riformulato ogni anno per fornire una protezione efficace contro le varianti più diffuse e per prevenire l’infezione e proteggere le categorie di persone più vulnerabili, specialmente durante le stagioni fredde, quando l’influenza circola di più.

Perché i vaccini sono sicuri

I vaccini antinfluenzali sono formulati per offrire una protezione specifica contro i virus in circolazione, basandosi sulle proiezioni delle varianti più comuni nell’anno precedente. Esistono principalmente due tipi di vaccino: il trivalente, che protegge contro tre ceppi (due del tipo A e uno del tipo B), e il quadrivalente, che offre una copertura ancora più ampia, aggiungendo una seconda variante del virus B. Prima di essere somministrati, questi vaccini vengono attentamente studiati e testati per garantirne la sicurezza ed efficacia, con un controllo rigoroso sulla loro composizione e sui loro effetti.

Il processo di selezione dei ceppi per la composizione del vaccino è frutto anche di studi su come i virus influenzali tendono a mutare, al fine di garantire che, al momento della somministrazione, i vaccini contengano le varianti virali più probabili per la stagione, rendendoli così uno strumento sicuro e mirato per la protezione contro l’influenza.

Qual è la loro utilità

La vaccinazione antinfluenzale è, quindi, un’arma preventiva in grado di limitare il rischio di contrarre infezioni respiratorie gravi e complicanze di ogni tipo. Grazie alla sua azione preventiva, il vaccino aiuta a:

  • Ridurre l’incidenza di polmoniti, bronchiti e altre complicanze respiratorie gravi legate all’influenza.

  • Evitare sovraccarichi nelle strutture sanitarie, soprattutto nei periodi in cui l'influenza raggiunge il picco stagionale, riducendo il numero di ricoveri e di visite mediche.

  • Supportare una diagnosi più agevole e accurata, distinguendo i sintomi influenzali da quelli di altre infezioni virali e facilitando il lavoro di gestione dei casi sospetti.

In Italia, la campagna vaccinale antinfluenzale parte solitamente in autunno e dura fino a dicembre, per dare modo al vaccino di essere efficace in tempo per i mesi più freddi. La vaccinazione richiede circa due settimane per offrire una protezione completa, che può durare dai sei agli otto mesi, ed è particolarmente raccomandata per i bambini, gli anziani e le persone con patologie croniche, come diabete o disturbi respiratori, in quanto soggetti più esposti a complicanze influenzali.

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